COSTRUZIONE
Numero 54
20 settembre 2024
Settembre è il mese dei buoni propositi in avvio del nuovo anno sociale. Ha dato il là Mario Draghi con un ponderoso documento per indicare la direzione di marcia che l’Europa è chiamata a prendere allo scopo di evitare il pericoloso declino. Tanti pensieri contenuti in quei fogli. Con l’ambizione, per il tema che tratta, di esprimere un percorso concreto, di costruzione. Nicola Varcasia ha chiesto di entrare nel merito delle riflessioni di Draghi all’economista Leonardo Becchetti, professore e intellettuale assai ascoltato da papa Francesco. E di costruzione, pur in un presente ferito da macerie e dolore in Terra Santa ha detto al Meeting di Rimini un preoccupato cardinale Pierluigi Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme. Parole dense, impegnative, propositive. Con cui si è paragonato il francescano padre Alessandro Coniglio in dialogo con Andrea Avveduto. E, secondo un meraviglioso e singolare percorso artistico, tanto ha saputo costruire la cantautrice e interprete Giuni Russo. Walter Gatti ne traccia un appassionato ritratto a vent’anni dalla morte. Un’occasione per incontrare un’artista molto apprezzata da Franco Battiato. Mentre, Beppe Musicco, di ritorno dal Festival del cinema in quel di Venezia, suggerisce alcuni titoli da tener d’occhio. Film che per un verso o per l’altro meritano attenzione. Proprio perché provocanti, se non proprio ciak costruttivi.
E l’editoriale? Già. Anche lì, seppur con tutta l’opportuna delicatezza, si può parlare di costruzione. La riflessione parte dalla terribile vicenda di Paderno Dugnano e dall’uccisione di Sharon. Roberto Persico vede in uno sguardo di misericordia, l’unica possibilità per costruire relazioni scandite da una vera educazione.
Il podcast muove dalla lettura di un testo di George Bataille, affidata ad Andrea Carabelli, a proposito dell’insperabile che diventa speranza. Vero e proprio lievito costruttivo a fronte dell’irragionevole certezza di chi deturpa la realtà con “sragionamenti” oscurantisti. La sana provocazione da un caso molto ma molto… illuminante!
Buona lettura.