GENERATORI
Numero 53
19 luglio 2024
Per una questione di millimetri il mondo non è finito nel baratro. L’editoriale prova a ragionare su quel che poteva succedere e non è successo con l’attentato a Donald Trump. E si permette di mettere la pulce nell’orecchio un po’ a tutti: non è che quella pallottola ha fallito per l’intervento di un imprevisto, di un imprevisto possibile generatore di una novità positiva? Insomma: anche la Grande Storia può deviare in modo imprevedibile.
E ha molto dell’imprevedibile la vicenda del Meeting di Rimini, uno degli eventi culturali più significativi al mondo. La voce storica della manifestazione, Emilia Guarnieri, si racconta al nostro Nicola Varcasia.
Da Meeting a Meeting: ora più che mai è urgente rimettere al centro la cultura dell’incontro che genera pace. Walter Ottolenghi è stato a Brno a seguire e partecipare alla tradizionale kermesse che si svolge in Repubblica Ceca. Dal martoriato est europeo soffia un refrigerante vento di speranza al tempo della guerra. Teniamone conto. E qualcosa di sorprendente può accadere quando la scuola finisce, nella stagione del “rompete le righe e liberi tutti”. Dialogo interessante tra un prof e alcuni studenti, dalla pizzeria alla panchina pensieri non attesi, pensieri confortanti. (racconto di Paolo Covassi). E Walter Gatti si occupa di “Stanze di vita quotidiana” di Francesco Guccini a cinquant’anni dall’uscita. Si tratta del suo album più sofferto, nebbioso, esistenziale fino al midollo. Per questo don Giussani si è soffermato su un passaggio di un brano (“Canzone per Piero”) nella sua lezione sul Senso Religioso (capitolo ottavo). A proposito di generatori…
E poi, un film. Beppe Musicco recensisce “Shoshana”, opera impegnativa, interrogativa, per nulla scontata. Dove si va all’origine del conflitto israelo – palestinese per provare a capire. E si scoprono così cose insospettabili. E si scopre anche che l’amore non è un’incidente ma un’occasione di verità.
E, come sempre, la creatività del “generatore” Francesco Santosuosso.
Buona lettura.