Poesia e mito, tra umanità e divino.Riflessioni sulla condizione dell’Essere nella grande poesia omerica
Martedì 30 marzo 2021 ore 21.00
In streaming sui Canali CMC YouTube e Facebook
intervengono
Giuseppe Conte, Poeta e scrittore
Roberto Mussapi, Poeta e scrittore
Alice Oswald, Professoressa di poesia, Università di Oxford
Rossella Pretto, Traduttrice e poetessa
Coordina
Francesco Napoli, Critico letterario, della Redazione del CMC
In occasione della pubblicazione del libro Memorial – Uno scavo dell’Iliade, di Alice Oswald, vincitrice del Premio T. S. Eliot
Ha scritto Charles Péguy che «i Greci non hanno avuto gli dei che si meritavano» … come a dire che con la grandezza della sua arte e della sua letteratura, la civiltà greca ha subito un tragico destino tra una realtà sovrannaturale che li malediceva, e li invidiava, forse, e una realtà mondana di uomini puri e innocenti.
Quel mondo è ben rappresentato già nei poemi omerici, un ponte lanciato fra la condizione dell’Essere e il sacro in una dialettica per larghi tratti ancora in sintonia con la condizione della contemporaneità.
E proprio in quei versi, di spiccata impronta orale, c’è tutta l’energeia necessaria per provare a ricucire umano e divino. E se Peguy poi continuava affermando che «noi cristiani abbiamo il Dio che non ci meritiamo», oggi rivitalizzare dal fondo, dalle figure più umili del poema, il canto di Omero, come ha fatto Alice Oswald con Memorial appena uscito in Italia, significa affondare in pieno l’acuto sguardo della poesia sull’inesausta ricerca dell’uomo e il suo dialogo con il divino.
CONDIVIDI
APPROFONDIMENTI