Francesco Santosuosso. Arte e Informazione

Il primo numero della rivista di approfondimenti del Centro Culturale di Milano usciva a metà gennaio del 2022 per dare corpo al pensiero, alla cultura che nasce dal tentativo di vivere intensamente il reale, come incitavano Giovanni Testori e Luigi Giussani proprio agli inizi del CMC.
Francesco Santosuosso, artista milanese della Galleria Rubin, già illustratore per Panorama, Linea d’ombra, Rizzoli e Mondadori libri-magazine, stimato e seguito docente nello IED di Informazione e media, si è coinvolto in questa avventura editoriale diretta da Enzo Manes, ed ha creato fino ad ora dall’una alle tre tavole illustrate per ogni numero.
Se gli articoli, redatti da giornalisti e importanti autori professionisti di economia, letteratura, società, arte, politica, libri, sono i long-form sui temi più cruciali per noi contemporanei, le illustrazioni sono l’editoriale in forma di immagine, un disegno originale che ne rappresenta la sintesi, fornisce la chiave.

La Mostra propone 100 tavole originali di medio formato delle Illustrazioni/editoriali degli oltre cinquanta numeri della rivista, immagini che sono come le onde d’urto e di abbraccio imbarcate da quando questo naviglio d’informazione è al largo (come l’immagine scelta a copertina).
Le 100 opere si suddividono tra alte rappresentazioni figurative a colori, con ritratti di grandi personaggi (tra cui Austen, Gadda, McCarthy, Kundera, Gaber, Pasolini, Eliot, Bulgakov, Battisti, Kafka), collocati nelle loro opere; ironici disegni a tratti fluidi e simbolici che mettono a nudo le logiche e svestono i reali pensieri e i contesti culturali degli articoli: Ucraina, Israele, Terra Santa, Iran, la scuola, economia circolare, Milano, solitudini, politica, Europa, America, testimonianze dal mondo.
Un’imponente collana di arte e informazione dove il visitatore potrà riconoscere i fatti della cronaca culturale che ognuno ha vissuto, riconoscersi o discutere su quel l’arte illustrativa ha evocato.

La mostra apre anche una sfida: se quello che sopravvive in alcuni giornali e media è l’illustrazione ironica o satirica a solo soggetto politico non è un’alternativa alla AI il cui cuore deve essere la news dell’impossibile (ironica o fake), rappresentare anche il quotidiano, il pensiero, la cultura?
E’ ancora valore essere insieme col peso della realtà con la forza della pittura o del disegno? L’arte fa politica, cultura? E come?

La Mostra di Santosuosso coordinata insieme con la Galleria Rubin è anche un traguardo e rilancio della rivista che ha creato 50 Podcast sul canale Spotify, voci e interviste da Ratzinger a Franco Loi, da Giuseppe Pontiggia, Mario Luzi a Luigi Giussani, da Gaber a Laura Marinoni, Sandro Lombardi, Massimo Popolizio su grandi temi e valorizza la Fotografia con riproduzione di alto valore autoriale.
Una impresa editoriale interamente gratuita, animata da una elementare ma imprescindibile domanda sulla vita: le immagini delle tavole trasmettono la mission del gruppo dei giornalisti di .CON, aggrappati alla cima dell’adesione franca al reale, al suo urgente richiamo al Vero, ogni quindici giorni con qualcosa da dire non tanto per dire qualcosa.

Visibile anche la parte editoriale delle Tavole e alcuni schizzi, il confronto con le email e i messaggi scambiati dai giornalisti, del direttore Enzo Manes o del direttore del CMC Camillo Fornasieri, oltre ai perché delle sue scelte. Una dinamica nella quale il giornalista illustra e l’illustratore diviene giornalista, amplificando o aprendo varchi ulteriori ai medesimi messaggi.
Anche la tecnica, sempre mista, tra olio, digitale, tempera e trasposizioni, consegna al visitatore una scoperta dell’opera; l’arte del correggere, smussare, amplificare il colore, aumentare i personaggi, modificando così la funzione fatica del linguaggio come dell’immagine.