Mario Luzi, un poeta sposato al mondoA cinquant’anni da “Su fondamenti invisibili” (maggio 1971)
venerdì 14 maggio 2021 ore 21.00
in streaming sui Social CMC
Francesco Napoli e Davide Rondoni
dialogano sulla poesia di un grande maestro
con interventi di
Paola Baioni, Università di Torino
Roberto Galaverni, critico del Corriere della Sera
Francesca Mazzotta, poetessa
Roberto Mussapi, poeta e scrittore
“Ciò che sappiamo è che abbiamo bisogno, e questo bisogno già di per sé collabora al mondo, è un segno già in se stesso. Quello che noi crediamo, l’Altro da noi, cui appuntiamo il desiderio, agisce già, è già qui: mentre noi lottiamo e ci dibattiamo, stiamo operando per questo”
Mario Luzi
Anno cruciale il 1971, per la società italiana e non solo.
Il Centro Culturale di Milano ha impostato il suo annuale Ciclo dedicato alla Poesia curato da Francesco Napoli, sulle proposte di tre autori decisivi per la cultura e che hanno saputo parlare a quella generazione e alle seguenti: Montale, Luzi e Pasolini.
Cinquant’anni fa, in quell’anno si pubblicano “Satura” di Eugenio Montale, dove l’autore inizia a guardare il tema del fine ultimo in rapporto alle cose ;
“Su fondamenti invisibili”, dove Mario Luzi sposta il baricentro del canto della sua generazione collocandosi, con un linguaggio diretto e contemporaneo, nel punto di scontro della realtà senza temere lo sguardo all’Infinito.
Mario Luzi venne al CMC ben tre volte, alla prima, storica del 1990 dall’Archivio guarda il video Uomo e destino, il viaggio di una generazione
“Trasumanar e organizzar” dove Pasolini compie la svolta di consapevolezza di una società a rischio di perdita di sè stessa in un dialogo profondo tra sé e il manifestar e organizar della cultura di quegli anni che andavano disarticolando il rapporto tra l’io e il mondo, e il popolo (un titolo e questione anche Dantesca, “Trasumanar significar per verba non si poria..”).
Un ciclo e un modo per capire l’ora e il dopo, cuore di ogni visione concreta e alta della poesia, scuola per quella contemporanea. Spunto fecondo per tutti noi, utilissimo per scuole, insegnanti e … poeti.
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