Luigi Giussani, 1968-1970. Una rivoluzione di sé. Testimonianze e riflessioni

Giovedì 14 novembre 2024, ore 20.45
Aula Agostino Gemelli – Università Cattolica del Scaro Cuore – Largo Gemelli, 1 Milano

Testimonianze e riflessioni di
Onorato Grassi, Emerito di Storia della filosofia medievale, Lumsa di Roma
Silvano Petrosino, Ordinario di Antropologia Filosofica, Università Cattolica del Sacro Cuore
Alessandro Poltronieri, Dottorando di Filosofia teoretica, Università di Bari
Eugenia Scabini, Emerito di Psicologia Sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore

Introduce e coordina
Francesco Cassese, Responsabile della Fraternità di CL per la Diocesi di Milano

Luigi Giussani. Una rivoluzione di sé
La vita come comunione (1968-1970)
A cura di Davide Prosperi, ed. Rizzoli

Ingresso libero, gradita la prenotazione

Dal 1968 al 1970,i discorsi e lezioni di don Giussani raccolti per la prima volta nel libro a cura di Davide Prosperi edito da Rizzoli . Un incontro di testimonianze e riflessioni di chi c’era, di chi ha raccolto poi e fino a oggi la sfida della “vita come comunione”.
Gli anni incandescenti del ’68 e il nostro tempo.
Attento osservatore della società, don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l’istanza profonda che sta alla base del fenomeno – il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo – e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d’epoca» che si stava preparando già da tempo.
Il libro testimonia tre anni di incontri e riflessioni intorno a una intuizione che sarà gravida di conseguenze: solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l’avvento di un mondo più umano.
E la forza della proposta di don Giussani si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d’oggi, in una società segnata dall’individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro e da nuove tecnologie che invece di avvicinarci, nella comunione che il sacerdote auspicava, ci allontanano inesorabilmente gli uni dagli altri.

Negli anni incandescenti del Sessantotto, gli impetuosi venti di cambiamento che agitano la società si insinuano anche tra le fila del «movimento» di Gioventù Studentesca, che fino al 1965 è guidato da don Luigi Giussani: un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari se ne allontanano per aderire al Movimento Studentesco. È lo «scossone più grosso» mai subìto dall’esperienza di Gioventù Studentesca, come dirà in seguito don Giussani. Dopo aver lasciato la guida di GS, in quegli stessi anni don Giussani frequenta con assiduità il Centro culturale Charles Péguy. Fondato nel 1964 a Milano da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari, di fatto rappresenterà la prosecuzione dell’esperienza cominciata nelle aule del Liceo Berchet e, al contempo, l’inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione».

Questo volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani ai giovani del Centro Péguy dal 1968 al 1970, nell’arco di tre anni di incontri e riflessioni intorno a una intuizione che sarà gravida di conseguenze: solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l’avvento di un mondo più umano.

Attento osservatore della società, don Giussani guarda al sommovimento politico, sociale e culturale portato dal Sessantotto cogliendo l’istanza profonda che sta alla base del fenomeno – il risveglio del desiderio di autenticità nella vita e di cambiamento nel mondo – e leggendo gli anni della contestazione giovanile come il crinale di un «cambiamento d’epoca» che si stava preparando già da tempo.
E la forza della proposta di don Giussani si rivela intatta, se non ancora più dirompente, al giorno d’oggi, in una società segnata dall’individualismo, da un tessuto sociale sempre più logoro e da nuove tecnologie che invece di avvicinarci, nella comunione che il sacerdote auspicava, ci allontanano inesorabilmente gli uni dagli altri.