Lavoro, persona, intrapresa, sostenibilità


Mercoledì 8 novembre 2023 ore 18.15 – Auditorium CMC
Largo Corsia dei Servi, 4 Milano

Dialogo sul pensiero economico di Marco Martini dal libro ECONOMIA, L’ORDINE DELLA CASA a cura di Andrea Macchiavelli, ed. Itaca

Intervengono
Andrea Macchiavelli
Cristiana Rogate
Maurizio Sacconi
Lanfranco Senn

Marco Martini è stato una singolare figura di economista-umanista.
Alcuni suoi testi sono stati raccolti in “Economia. L’ordine della casa” ed. Itaca, con Prefazione di Giorgio Vittadini e Postfazione di Gian Carlo Blangiardo.
Il suo insegnamento e i suoi studi nascono da un’approfondita conoscenza del sistema economico, unita a un’attenta osservazione del mondo del lavoro e della produzione.

In un momento dove processi di cambiamento rivoluzionano le forme e le strutture del lavoro, dove il ricorso alla sostenibilità rischia di emarginarne il vero senso, dove nuove dinamiche strutturali scoperte dal mondo del lavoro e da imprenditori interpellano corpi intermedi, il settore pubblico, la risposta del terzo settore e il legislatore, riscoprire il suo pensiero è un grande occasione di incontro e riflessione anche operativa. Ci troviamo con imprenditori e giuslavoristi impegnati oggi, insieme a docenti e ricercatori che hanno letto e leggono il frangente storico lungo da cui veniamo e verso il quale andiamo. Come scriveva Martini «cresce la domanda di uomini capaci di responsabilità gratuita di fronte agli altri e alle cose, ma si scopre che essi sono estremamente rari»

Economia. L’ordine nella casa
Lavoro persona intrapresa

Marco Martini è stato una singolare figura di economista-umanista. I testi qui raccolti nascono da un’approfondita conoscenza del sistema economico, unita a un’attenta osservazione del mondo del lavoro e della produzione. Essa lo ha portato alla convinzione che una concezione del sistema economico che pone al centro le macchine e i processi produttivi, subordinando ad essi la forza-lavoro, sia inadeguata in un contesto dove tutto cambia in tempi sempre più rapidi e dove il lavoro, da posto da occupare, diventa inevitabilmente un percorso tra occasioni molteplici. Se il vecchio paradigma concepiva il sistema economico come un meccanismo anonimo il cui impersonale operare garantiva la ricchezza e il benessere, oggi «cresce la domanda di uomini capaci di responsabilità gratuita di fronte agli altri e alle cose, ma si scopre che essi sono estremamente rari». Si tratta dunque di creare una nuova cultura del lavoro che rimetta al centro la persona, la sua capacità di intrapresa e di assunzione di responsabilità per correre insieme ad altri l’avventura del rischio dell’azione e rispondere all’appello infinito dei bisogni. L’economia risulta così essere il frutto della tensione della persona al dominio sulle cose per costruire la casa comune degli uomini e il loro benessere. Prefazione di Giorgio Vittadini. Postfazione di Gian Carlo Blangiardo.

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