L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé – Giorgio Gaber. Si può…

in collaborazione con Fondazione Gaber

Con il sostegno di
               

Lunedì 20 febbraio 2023  ore 20.45
Auditorium CMC – Largo Corsia dei Servi, 4 Milano

con Luca Doninelli, scrittore
Gioele Dix, attore e musicista
coordina Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Giorgio Gaber
“L’appartenenza non è un insieme casuale di persone/non è il consenso a un’apparente aggregazione/appartenenza è avere gli altri dentro di sé”

Ciclo completo Giorgio Gaber. Si può …

Invia un email a: giorgiogabersipuo@cmc.milano.it se sei interessato a fare un intervento o proporre un brano musicale su o di Giorgio Gaber durante l’evento finale del ciclo al Teatro San Babila “Il diritto di vivere il presente, Assemblea per Giorgio GaberDialoghi e musica fra millennials”, il 22  marzo 2023.

Vent’anni (senza) con il signor G – 1 gennaio 2003 / 2023.
Riflessioni, confronti, musica e filmati
per raccontare e riaprire il pensiero, la genialità e umanità del signor G, a cura di Massimo Bernardini, Paolo Dal Bon, Camillo Fornasieri.

L’1 gennaio 2003 ci lasciava l’artista che ha inventato il Teatro canzone, monologhi e canzoni di una stagione indimenticabile, dal 1971 al 2001. Il Centro Culturale di Milano con la collaborazione della Fondazione Giorgio Gaber, propone un ciclo di appuntamenti per vivere un approccio al signor G, guardando direttamente al messaggio e al pensiero del geniale musicista che compose il teatro-canzone con l’artista versiliano Sandro Luporini (qui una sua recente intervista a La Repubblica).

“Giorgio Gaber. Si può …”, perché se le sue verità sembrano venire da un mondo altro, è la loro attualità che ci mostra il nostro presente e ci invita a farle nostre. Il suo partire dalla propria umanità e desiderando capire la sofferenza dell’esistenza è il segreto delle sue canzoni, che le rende così straordinariamente nostre appena le si ascolti.

La proposta è quella di “riaprire” il signor G confrontandosi col pensiero. Ecco dunque riflessioni, confronti, musica e filmati a cura di Massimo Bernardini, giornalista Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Gaber, Camillo Fornasieri, Direttore del CMC.

Quattro appuntamenti su quattro parole chiave: l’appartenenza, l’amore, la politica, il presente, incontrando nuove voci, artisti, politici, giornalisti e i giovani che organizzano la serata finale al Teatro San Babila. Del cantautore, immedesimato profondamente nella sua Milano (ospite del CMC in una bellissima conversazione nel febbraio 2000 in via s. Antonio) e curioso del mondo, colpiscono oggi le parole, il corpo, la musica, il coraggio e l’ironia. Temi, storie e canzoni contemporanee e rivestite di un’arte e musicalità geniali, corrosive e sognanti.

Affondi antichi come il senso delle cose concrete, pensieri contemporanei. Inafferrabile, irregolare come il suo essere di sinistra non allineato, sommerso dall’ostilità dei compagni/custodi dell’ortodossia; il dialogo con Comunione e liberazione, la scoperta dei giovani del Meeting di Rimini, il rapporto epistolare con don Giussani. E la bella amicizia con il cantautore Claudio Chieffo: “Gli ho dedicato un pezzo “La canzone del melograno” ma non ho fatto in tempo a fargliela ascoltare”.

Il suo Teatro canzone dunque come occasione per continuare a parlarci, a confrontarci, a scoprire il bene comune sul quale investire, cosa che non sempre o non tutti si seppe cogliere al momento della uscita dei suoi spettacoli. Con il desiderio di vivere il presente senza dover far finta di essere sani.

 

La prima serata delle quattro appuntamenti dedicate a parole chiave della poetica di Giorgio Gaber: appartenenza, amore, politica, il presente.
Il profondo senso di appartenenza a Milano, alle persone, agli incontri per scoprire cosa significa “avere gli altri dentro di sé” e capire segreti e umanità delle sue canzoni . Gli incontri accaduti a Gaber, le prime canzoni, il lavoro in televisione, in coppia con Mina, Jannacci… , la canzone italiana e il nuovo bisogno di raccontare la vita il suo modo di sentire e immergersi nelle figure della città e nel mondo che si rivoltava, cambiava e …
Un dialogo con l’attore, comico, artista Gioele Dix, che “sente Gaber dentro di sé”, autore di diversi spettacoli su Gaber; con uno scrittore che di Milano e di quella stagione ha impresso in sé il genius loci; il compagno di tutti gli spettacoli e presidente della Fondazione Gaber che conosce il segno lasciato dalle appartenenze …

Luca Doninelli

Gioele Dix

Paolo Dal Bon

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