LA SAGGEZZA CHE IL POTERE NON PUO’ COMPRARE.
HAGIA SOFIA, TURCHIA E DINTORNI

Martedì 17 Novembre 2020  h. 21:00

con
Giovanna Parravicini, Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana
Paolo Cesaretti, Docente di civiltà Bizantina, Università di Bergamo
Padre Sergio Mainoldi, Sacerdote Ortodosso del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli

coordina
Andrea Avveduto, Giornalista, Redazione del CMC

Giovanna Parravicini

Andrea Avveduto

Paolo Cesaretti

Ernesto Sergio

 

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La conversione della basilica di Hagia Sophia, la Grande Chiesa di Cristo, di Istanbul in moschea, suggellato dalla preghiera islamica del venerdì 24 luglio 2020, si è profilata come un evento epocale.

Un gesto unilaterale del presidente turco Erdoğan, studiato e promesso da tempo, per sigillare il manifesto del suo programma neo-ottomano. Tante voci si sono levate di ferma e pacifica protesta, insieme al dissenso di diverse autorità musulmane.

Ma che cosa è in gioco?

Come è possibile che per i poteri, nel XXI secolo, i fatti e i cambiamenti della modernità, nell’area Europea e nel mondo, il formarsi di una coscienza di libertà, di necessità di relazioni non unilaterali, annotati in tutte le agende dei discorsi ufficiali, non contino nulla?

«Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato»: queste parole, pronunciate dal Papa all’Angelus hanno fatto il giro del mondo. Al CMC ci prefiggiamo di comprenderne la portata anche a distanza di qualche mese: cosa non scontata, perchè parole e fatti sembrano non aver riverberato una riflessione e consapevolezza, se non delle cose che si credono e sanno già.

Cosa significa che la realtà non è nostra? Che il vero e il giusto nella storia crescono, anche come popolo, nella verità in rapporto con senso della storia e dell’esistenza?

La Basilica, dedicata ad Hagia Sophia, grande Chiesa di Cristo, unica Presenza che storicamente e particolarmente, può far sentire amica, fraterna, desiderabile la realtà – circostanze, persone, culture – in tutti i suoi aspetti, è un episodio parlante. Cosa significa per la moralità delle azioni, per il quotidiano, per la politica, per il rapporto con il Potere, una responsabilità come verità esistenziale e storica?

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