Il linguaggio come tecnologia. Dalle pitture rupestri al GPT-3.

Martedì 29 giugno 2021 ore 21:00

Presentazione del libro

LA GRANDE INVENZIONE
di Paolo Benanti
Ed. San Paolo

intervengono
Cristina Dell’Acqua, scrittrice e insegnante
Silvano Petrosino, filosofo, docente nell’Università Cattolica di Milano
Paolo Benanti, autore
coordina
Marco Ferrari, Direttore Romanae Disputationes

Il fenomeno più singolare e misterioso: il linguaggio umano.
La più grande invenzione, la strada per non perdersi nell’artificiale.
Un esteso percorso nel linguaggio, la sua unicità e complessità raccontate da un grandissimo studioso e divulgatore, figura cerniera anche per i protagonisti delle Big Media sui grandi temi educativi ed etici, in uno straordinario libro.

Parliamo, ascoltiamo, comunichiamo: ci sembra scontato, invece è una grande invenzione che perfezioniamo continuamente.
Il linguaggio non è uno strumento: è una condizione in cui abitiamo e viviamo senza nemmeno accorgercene.

Pensiamo a un piccolo aneddoto raccontato dallo scrittore David Foster Wallace: «Ci sono questi due giovani pesci che nuotano e incontrano un pesce più vecchio che nuota in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo: Salve ragazzi, com’è l’acqua? E i due giovani pesci continuano a nuotare per un po’ e alla fine uno di loro guarda l’altro e fa: che diavolo è l’acqua?».

Il linguaggio è come molti aspetti del vivere quotidiano: proprio perché presenti da sempre sullo sfondo dell’esistenza, ci sono sconosciuti, diventano pressoché invisibili. Un libro che spiega al lettore la “tecnologia del linguaggio” e il linguaggio come tecnologia, cioè un’abilità e un’abitudine che è di tutti noi e che è sorprendete analizzare: a cosa serve? Come è nato? Perché lo abbiamo sviluppato in un certo modo? Qual è il suo futuro?


Paolo Benanti è uno dei più importanti studiosi e comunicatori del linguaggio e delle problematiche filosofiche e tecniche della Digital Age, oltre che della intelligenza artificiale. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale e del gruppo di 30 esperti del Ministero dello sviluppo economico per l’elaborazione della Strategia italiana per l’intelligenza artificiale.  

“Nessuna sorpresa se già ci troviamo davanti a opere d’arte in musica, in poe­sia, nel visuale, create da una machina loquens. Piuttosto consapevolezza che questo accadrà sempre più spesso e a livelli di realtà sempre più profondi.

Affascinante visione che questo libro di Paolo Benanti che avete tra le mani vi consente di intravvedere e di cui vi offre preziose chiavi di lettura”

(Dalla prefazione di Sebastiano Maffettone)

Paolo Benanti

Paolo Benanti è un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e teologo. Si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare i suoi studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.

Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in Teologia morale. La dissertazione di dottorato, dal titolo The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano, ha vinto il Premio Bellarmino – Vedovato.

Dal 2008 tiene, in diverse istituzioni accademiche, corsi di morale sessuale e bioetica e si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale e del gruppo di 30 esperti del Ministero dello sviluppo economico per l’elaborazione della Strategia italiana per l’intelligenza artificiale.

Per Edizioni San Paolo ha pubblicato Digital AgeTeoria del cambio d’epoca. Persona, famiglia e società, 2020.

 

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