Globalizzazione e conflitto
Come la convivenza costruisce la pace?

Lunedì 28 Marzo 2022 – ore 21:00
Auditorium CMC
Largo Corsia dei Servi, 4 – Milano

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Adrien Candiard, Institut dominicain d’études orientales
Stefano Alberto, Professore di Teologia, Università Cattolica
Ritanna Armeni, Giornalista e scrittrice

Coordina Ubaldo Casotto, Redazione CMC

In occasione del nuovo libro di Adrien Candiard, Libreria Editrice Vaticana
Tolleranza? Meglio il dialogo
Il caso-Andalusia e il confronto tra le fedi
con Prefazione di Giancarlo Bosetti


Adrien Candiard

Don Stefano Alberto

Ritanna Armeni

 

Nel ridurre la convivenza a puro fatto di ordine esteriore o di maniera l’altro tende a coincidere con una fondamentale indifferenza per lui.
Affermare l’altro nei suoi valori e nella sua libertà: si potrebbe chiamare “dialogo”. Il cristiano è particolarmente disposto e sensibile a questo valore, per cui ideale di ogni azione è la comunione con l’altro e l’affermazione della sua realtà “perché è”.

Luigi Giussani – da La democrazia

Sarebbe più facile contenere le libertà e le differenze con un po’ di astuzia e di risorse. Ma questa pace sarebbe superficiale e fragile, non il frutto di una cultura dell’incontro che la sostenga.

Papa Francesco – da Fratelli tutti

Tutto a un tratto il mondo si è scoperto privo di capacità di dialogare o, meglio si è risvegliato da un sogno di indifferenza verso il cuore dei problemi, la dimensione della verità e della moralità di fronte ad essa. La guerra Russa obbliga a termini nuovi e urgenti per  il leggere l’identità, la convivenza, la globalizzazione, la pace.

Reincontriamo Adrien Candiard, ospite lo scorso anno al CMC per il suo libro Sulla soglia della coscienza. La libertà del cristiano secondo Paolo e della edizione 2021 del Meeting per l’amicizia tra i Popoli di Rimini.

Candiard, formatosi in una Francia muticulturale e laica, oggi Frate domenicano e teologo al Cairo in Egitto dove fa parte dell’Institut dominicain d’études orientales (Ideo) è particolarmente coinvolto nel pensiero che origina la Fratelli tutti di Papa Francesco. Tra condanna, distinguo e sconcerto di fronte alla invasione della Ucraina e alle situazioni di conflitto nel mondo, appare tutta la fatica e il disorientamento a trovare le parole e un indirizzo che sia esistenziale e collettivo, culturale e politico, dunque sociale.

Le ferite riaprono la complessità di ogni singola situazione ma soprattutto la debolezza di filosofie, impostazioni riguardo ai temi della persona, della libertà e del Potere. Le sostituzioni invadenti e opposte (e fallimentari) di relativismo e valorialismo mostrano la loro insincerità dell’ultimo decennio, fanno riapparire una quella traccia abbandonata che un cristianesimo vissuto può riaccendere.

Sul libro

Nel libro esamina un caso, lungo anni, che si è soliti portare ad esempio sul tema del multiculturalismo e dell’eterno conflitto tra identità che infiamma gran parte del mondo contemporaneo e che pervade anche le nostre società. L’Andalusia del periodo Medioevale rappresentato come un regno di una serafica armonia interreligiosa, una stagione ritenuta anticipatrice dell’Illuminismo. Ma è stato davvero così? Candiard ritiene che la ricchezza di quella stagione culturale sia tutt’altro che un semplice sincretismo interreligioso o l’arrendevolezza intellettuale del credente. Quel “caso” è invece la testimonianza che l’indebolimento della concezione religiosa della verità non favorisce, anzi ostacola la tolleranza, che in fondo, non prende veramente in considerazione l’altro e le sue idee.

Adrien Candiard, nato a Parigi nel 1982, è frate domenicano al Cairo, in Egitto, dove fa parte dell’Institut dominicain d’études orientales (Ideo). Considerato uno dei nuovi autori di spiritualità più interessanti in Europa, per i suoi libri ha vinto numerosi premi in Francia. In italiano sono disponibili, tra gli altri, Quando eri sotto il fico… Discorsi intempestivi sulla vita cristiana (Queriniana), Comprendere l’islam. O meglio, perché non ci capiamo niente e Sulla soglia della coscienza. La libertà del cristiano secondo Paolo (Emi).