CORONAVIRUSLA CULTURA CHE NON PRETENDE DI SALVARE
Non è tanto il titolo della celebre fotografia di E. Smith che vuole essere un paradosso verso la situazione di stallo e incertezza delle nostre città senza scuole e luoghi di cultura aperti ma la fotografia, per non scordare che il Paradiso terrestre è la nostra stessa bella e difficile esistenza e che però bisogna essere come bambini e non intellettuali snob o devoti con al pretesa di arretastare il tempo necessario o la realtà che cambia.
“La cultura non credo sia la letteratura, il teatro, la scienza, la poesia; io credo invece che la cultura (una definizione che più o meno vado ripetendo) sia la forma che prende e onora la conoscenza, la coscienza religiosa della vita in un determinato momento della storia. Quindi praticamente tutta l’esistenza è cultura di tutti gli uomini, quando diventa forma di questa coscienza religiosa. Allora è cultura come uno vive, come dorme, come si muove, come pensa, come studia, come lavora; è cultura una madre, un padre, è cultura la famiglia, è cultura, soprattutto, la liturgia, ed è cultura l’operare in un giornale, i romanzi, la poesia, la pittura, dentro questa totalità; separata, io non credo sia più cultura.”
Giovanni Testori