Vengo anch’io. Enzo Jannacci
Giovedì 14 dicembre 2023 ore 20.30
Auditorium CMC Largo Corsia dei Servi, 4 Milano
Proiezione speciale del film
Enzo Jannacci. Vengo anch’io di Carlo Verdelli (Medusa) – Durata 97 min.
A seguire dialogo con
Paolo Tomelleri, l’amico di sempre, sassofonista e clarinettista
Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano
Dieci anni fa moriva il narratore in musica per eccellenza. Il regista Carlo Verdelli ha realizzato un docufilm capolavoro presentato al Festival di Venezia e proiettato recentemente per alcuni giorni nelle sale cinematografiche.
Al CMC una proiezione straordinaria con a seguire alcuni ospiti presenti nel film e al termine… panettone di Natale per tutti!
Talento immenso e spesso spiazzante, Enzo Jannacci ha navigato tra tanti generi diversi perché lui stesso era un “genere”.
Il regista con una ricerca di frammenti video inediti, su Tv, teatro, locali milanesi e concerti, interviste a Jannacci e molte testimonianze di amici e colleghi -da Paolo Jannacci (che ha collaborato attivamente al film realizzando anche una bellissima versione strumentale di “Vengo Anch’io” e una di “Lettera da lontano” e ha messo a disposizione l’archivio personale) a J-Ax, da Paolo Rossi a Vasco Rossi, ci presentano vivido e autentico il grande musicista, innovatore, compagno e amico, cantore di fatti e persone, spesso ai margini.
Il CMC chiude il 2023 incontrando la persona che mentre viveva si domandava, perché mentre vedeva capiva. Per la quale la musica e il canto sono gridare la stranezza della gioia di esserci e le parole il senso, unito al dolore, che scrivono la storia del mondo (e di Milano).
Per lui la realtà non era qualcosa da schivare, ma da fotografare. Con umanità piena. Non da rose e fiori. Ma da carezze.
Talento immenso e spesso spiazzante, Enzo Jannacci ha navigato tra tanti generi diversi perché lui stesso era un “genere”.
Nel nuovo film di Giorgio Verdelli “ENZO JANNACCI VENGO ANCH’IO”, in uscita nelle sale l’11, il 12 e il 13 settembre, ci si immerge, a bordo di un vecchio tram, in una Milano quasi senza tempo per restituire, grazie ad uno straordinario materiale di repertorio, spesso inedito, e a prestigiose testimonianze di amici e colleghi, un ritratto di quello che Paolo Conte ha definito: “Il più grande cantautore italiano”. La sua spiccata sensibilità, artistica e umana, si è tradotta negli anni in una costante invenzione linguistica e musicale che gli ha permesso di muoversi con maestria tra canzone d’autore e cabaret, rock’n’roll e jazz, teatro e cinema.
Grazie a un sapiente uso del montaggio, è lo stesso Jannacci il narratore del film. I momenti topici, le collaborazioni con l’amico Giorgio Gaber, con Dario Fo, l’incontro con Cochi & Renato, ma anche le avventure sui palchi, teatri, cantine e quella vocazione di medico che forse gli sarebbe piaciuto seguire di più, vengono raccontate in prima persona, recuperando le sue parole da un’intervista finora inedita, rilasciata nel 2005 allo stesso Giorgio Verdelli.
Tanti i compagni di viaggio che impreziosiscono la narrazione con aneddoti non conosciuti: da Diego Abatantuono a Cochi Ponzoni, Massimo Boldi e Nino Frassica passando per i racconti di colleghi come Paolo Conte, Roberto Vecchioni e Paolo Rossi. Nel film anche la straordinaria testimonianza di Vasco Rossi. E ancora, l’omaggio affettuoso di J-Ax, i ricordi di Claudio Bisio, Dori Ghezzi, Dalia Gaberscik, Paolo Tomelleri, Gino & Michele, del fotografo Guido Harari, del suo regista abituale Ranuccio Sodi e di Fabio Treves ma anche gli attestati di profonda stima di Francesco Gabbani, Valerio Lundini ed Elio.
Il racconto più intimo e struggente è quello che del figlio Paolo davanti al pianoforte del padre. Paolo ha collaborato attivamente al film realizzando anche una bellissima versione strumentale di “Vengo Anch’io” e una di “Lettera da lontano” e ha messo a disposizione l’archivio personale.
“ENZO JANNACCI VENGO ANCH’IO” prodotto da Sudovest Produzioni e Indigo Film, in associazione con Gianfranco Romano, con la partecipazione di Ala Bianca Group e Jando Music è un ritratto unico e appassionato che riporta alla luce le mille sfumature di un mito che a dieci anni dalla sua scomparsa continua a sorprendere ed affascinare con la sua cifra unica, stralunata e surreale.