Interrogatorio a Maria
di Giovanni Testori
Giovedì 5 ottobre 2023 ore 21.00
Chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
Milano, Corso Italia 37
con Leda Kreider e Miriam Giudice
regia Paolo Bignamini
adattamento e aiuto regia Giulia Asselta
spazio scenico Nani Waltz
produzione Centro Teatrale Bresciano
in collaborazione con il Centro Culturale di Milano
«Tu, forse, […] puoi a noi spiegare / il senso del sigillo / che disserri l’inesplicabile scrittura /che ognuno ebbe / nell’attimo della prima trafittura. / Il senso dell’essere voluto, / dell’essere deciso, / ecco, questo Ti chiedo, questo Ti chiediamo. / Se esiste anche per noi /come afferrarlo?».
Nella sua Milano torna Interrogatorio a Maria, nel centenario della nascita di Giovanni Testori, a più di quarant’anni dalla sua scrittura e dalla prima rappresentazione avvenuta in S. Stefano.
Nella chiesa dell’unica apparizione mariana in città, nel Santuario di S. Maria dei Miracoli presso S. Celso ritorna quel teatro sacro e di parola dove risuonano le brucianti domande rivolte dal grande autore lombardo alla Madonna.
Un evento voluto dal CMC con la preziosa collaborazione e produzione del Centro Teatrale Bresciano e del regista Paolo Bignamini.
Dopo Conversazione con la morte, meditazione struggente e pacificata nata dalla morte della madre, Testori scrive sull’inizio della vita, sulla Incarnazione mettendosi con coraggio e umiltà di fronte alla presenza di chi fu ed è madre, non solo dell’esistenza ma della vita della vita, del suo Senso ultimo.
Il testo crea il luogo, generando lo spazio stesso di questo dialogo, facendoci trovare, improvvisamente definiti dalle domande e risposte che rimettono noi contemporanei nella dimensione reale di uomini in cammino.
Ci troviamo precipitati dentro l’avvenimento di un incontro cruciale, in un tempo “nostro” e “altro”, definito totalmente dal dialogo con una presenza e una memoria, dove la Madre accogliendo le nostre domande di uomini rende presente tra noi quel legame carnale e celeste tra lei il Figlio di carne e la madre si incontrano.
Un incontro di respiro potentemente universale e, allo stesso tempo, commoventemente intimo, personale.
È il tentativo struggente e audace di mettere parole nello spazio muto e però denso di pensieri, inquietudini, domande, sentimenti e contraddizioni che abita il rapporto di un figlio con la madre.
Con una parola alta, austera e poetica, Testori, in un momento di profonda crisi e di drammatico dialogo –ora tenero, ora spietato– sottopone la Madonna alle domande più urgenti, tormentate e, a volte, scomode. Maria – madre di Gesù, madre dell’umanità, ma anche incarnazione di inesorabili contraddizioni e di insondabili misteri – non si sottrae, ma si fa vicina, incontrabile, scandalosamente umana.
Così prossima da poterci riflettere in lei: due giovani donne, poste una di fronte all’altra come in un vertiginoso rispecchiamento, proveranno a sondare reciprocamente le profondità delle domande del Coro, combattendo la trappola dell’aspettativa, di ciò che è rassicurante e atteso, e tentando di individuare una possibile via lungo la quale incamminarsi alla ricerca delle risposte.