Noi: Una Collezione

Arte contemporanea

Una raccolta milanese
Presentazione di Elena Pontiggia

Artisti esposti (e con più di una opera)
Afro, Mario Schifano, Cy Twombly, Michele Zaza, Christo e Jeanne-Claude, Michelangelo Pistoletto, Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Gianni Dova, Grazia Varisco, Davide Boriani, Alighiero Boetti, Yayoi Kusama, Agostino Bonalumi, Lucio Fontana, Paolo Scirpa, Andy Warhol, Jannis Kounellis, Turi Simeti, Cesare Peverelli, Bernard Aubertin, Piero Dorazio, Carla Accardi, Salvatore Emblema, Pablo Picasso, Conrad Marca-Relli, Paul Jenkins, Giorgio Morandi, Gilberto Zorio, Piero Gilardi, Robert Motherwell, Dadamaino, Tano Festa, Giacomo Balla, Pier Paolo Calzolari, Claudio Cintoli, Sergio Dangelo, Pinot Gallizio, Christian Megert, Ugo Nespolo, Ralph Rumney, Tancredi Parmeggiani, Emilio Vedova, Jacques Villegle’

dal 23 marzo al 6 aprile 2023
Sala Espositiva CMC Largo Corsia dei Servi 4 – Milano

Ingresso gratuito
Inaugurazione giovedì 23 marzo, ore 18.00
con curatori e collezionisti

Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Catalogo In mostra

Le Muse si tengono per mano” (Paul Valéry)
Misterioso pronome “noi”. Due collezionisti, dietro il “lui” e la “lei” che lo compongono. Una coppia unita nella vita e nella passione per l’arte.
Un dono per tutti, prezioso, poter vedere questa Mostra che regalano alla città di Milano.
55 opere di grandi artisti e protagonisti della scena e pensiero artistico, un filo eloquente che li lega: un noi di artisti, un noi di collezionisti…
“Noi”, ci fanno abbracciare oltre sessant’anni di storia dell’arte, dai corpi pesanti, affaticati dal mestiere di vivere, di Fausto Pirandello dalle ultime opere di Kounellis o di Christo. E sessant’anni, nel mondo concitato dell’arte contemporanea, da Fontana a Schifano e Wahrol, da Boetti a Varisco. Sono come sessanta secoli. Fino alla poetica ricerca sul segno di Twombly, al futurismo anarchico di Nespolo, allo spazio fantastico e visionario di Scirpa, alla violenta liricità di Jenkins, alla geometria enigmatica di Yayoi Kusama, senza dimenticare il padre dell’arte di tutto il secolo, vale a dire Picasso.
“Noi” hanno cercato, nei vari linguaggi, le declinazioni più introverse, più silenziose, più legate a una antieloquenza che si affida al segno e alle sue possibilità.
In questa singolare collezione tutto torna. Non ci sono stonature. E se Marinetti diceva che in un museo gli artisti si rincorrono a colpi di pennello, qui si danno amichevolmente la mano, quasi per dar ragione a Valéry” Elena Pontiggia (Introduzione del catalogo).