Libertà vo cercando

© Copertina numero 17

Numero 17
4 novembre 2022

Da che mondo e mondo l’uomo ha a che fare con la libertà. Nella sua conquista, nella sua ricerca, nella sua dimenticanza. La storia è nota. Si può dire che l’uomo è costitutivamente legato alla libertà. Quando gli viene negata o quando ne vive una malintesa interpretazione sono dolori. Lo strappo fa sempre male alla verità della persona. In questo numero di .CON si prende di petto la questione o la si rintraccia tra le pieghe dei contributi.
In modo eclatante la si coglie nel contributo di Claudio Fontana che riflette sulla drammatica situazione in Iran e sul desiderio di libertà di fronte al pugno di ferro di un regime dispotico.
E il tema della libertà lo si rintraccia, a ben vedere, anche laddove non ricade immediatamente l’attenzione: i mercati finanziari. Gianfranco Fabi parla del ruolo delle agenzie di rating; di come orientano; a chi rispondono; di come facciano, prima di tutto, i propri interessi.
Che la libertà sia un percorso di ricerca lo racconta e bene la grande letteratura israeliana contemporanea. Perché la libertà esprime la natura autentica dell’uomo tra desiderio e limite. Walter Ottolenghi si misura con il pensiero e l’opera del grande scrittore Eshkol Nevo, provocato dall’incontro con l’autore al Centro Culturale di Milano. E, a proposito di libertà vissuta con passione, ragione e verità ne sono testimoni eccellenti Albino Luciani e Luigi GiussaniAlessandro Cabassi racconta del bene che ne è venuto dalle circostanze di un loro primo incontro che risale al 1972, finora non conosciute.
Nel percorso di ricerca della libertà e puntuale ricaduta nel presente ci viene incontro la lezione di S.E. monsignor Michele Pennisi (nel podcast) su don Luigi Sturzo, testimone della “politica come vita nel senso più completo della parola”.
L’editoriale, con spunti dallo scrittore Mencarelli, intreccia infine la parola libertà con la parola salvezza. Parole “carnali”.
Qualsiasi sia la condizione dentro la quale l’uomo si trova c’è la possibilità concreta che qualcosa di positivo e inaspettato accada. Nel posto meno ospitale, quello di una prevedibile catastrofe esistenziale. L’amicizia conquistata fa miracoli. Libera. Fa di una stanza “obbligatoria” un piccolo luogo di speranza. Perché tutto chiede salvezza. Salvezza liberatrice.
E, come sempre, gli editoriali per immagini di Francesco Santosuosso.  
Buona lettura e buon ascolto.