Perché Scrittura Creativa ?
Nota sul Corso principale La vita della narrazione
di Luca Doninelli
Il giorno in cui la grande scrittrice americana Flannery O’Connor seppe di essere mortalmente ammalata, ordinò una coppia di pavoni. Poi ne ordinò altre. Si mise ad allevare pavoni. Perché?
Perché i pavoni fanno la ruota quando vogliono.
Nessuno glielo può ordinare. La ruota del pavone è un mistero. Così è la realtà, compresa la nostra.
Flannery O’Connor scrisse: “Non bisogna dire di no. Bisogna fare di no”. Per dire che non si fa una cosa bisogna farne un’altra.
In questi due episodi sono racchiuse le ragioni per cui abbiamo intitolato la nostra Scuola a Flannery O’Connor (come anche il nuovo logo bene evoca)
La letteratura non ha una porta d’ingresso principale. E’ sempre un ingresso personale, unico: un passaggio che avviene in noi, e che noi possiamo riconoscere in altri quanto più l’esperienza altrui tocca un punto doloroso dentro di noi. Da principio, non abbiamo altro che le nostre preferenze di cui fidarci. Ma la preferenza di un altro può illuminarci sulla ragione che ci induce a preferire, continuamente.
Dante e Petrarca sono grandi, ma se scrivi come Dante non scriverai come Petrarca. Tolstoj e Dostoevskij sono ambedue grandi, ma non possono esserci maestri allo stesso modo.
Talvolta può accadere attraverso una parola scritta da noi e della quale ci stupiamo, rileggendola, come se fosse stata scritta da un altro. Ci stupiamo quando torniamo in luoghi dove siamo già stati, e sui quali abbiamo depositato parole diverse da quelle che depositeremmo oggi. Ci stupisce il tempo che ci cambia, ma nel quale riusciamo talvolta a dire parole che restano, perché capaci – miracolosamente – di descrivere anche l’esperienza successiva. Parole che hanno modificato il corso della nostra vita, proiettandola verso un futuro diverso da quello che avevamo immaginato. Da questi sussulti, molto più che sulle urgenze interiori – che pure esistono! – nasce la voglia di scrivere. Tutti hanno urgenze interiori: come mai solo qualcuno vuole diventare scrittore? Perché accade. La letteratura parla di avvenimenti. Parla di cose che accadono. Lo scrittore è un individuo che racconta fatti, e fa passare il suo mondo soggettivo attraverso l’oggettività dei fatti. Egli ama questa oggettività al punto da preferirla, in qualche modo, alla stessa interiorità. Cézanne non sarebbe esistito senza la sua montagna Sainte-Victoire: quella montagna gli era più intima del più intimo dei suoi pensieri. Imparare a scrivere è lo stesso. E’ trattare la realtà – anche la più esteriore che ci sia – come la cosa più intima che abbiamo. Ma la prima realtà, quella che ci muove verso una scuola di scrittura, siamo noi stessi. Noi dentro il mondo, dentro l’universo, ma noi, il nostro “io”, la nostra persona. Solo così si conquistano le montagne. Se un uomo non si ama, se non tiene a sé, difficilmente amerà qualcos’altro. La scuola “FLANNERY” promuove un corso principale di Scrittura Creativa che poi aprirà a successive scelte come l’ampio ventaglio (o ruota del pavone..) di corsi offre. Nel Corso di Scrittura Creativa, tenuto da Andrea Fazioli –tra i primi studenti della Flannery che oggi è è un bravo scrittore e docente, anzi il perno della FLANNERY- e da Benedetta Centovalli, si fa Laboratorio, lezioni e dialoghi con autori. Il tutor deve poterli seguire personalmente, aiutandoli – se possibile – a dare consistenza alla loro personale impostazione, fatta di gusti, preferenze, passioni, e anche errori. Questo cammino avverrà essenzialmente attraverso i momenti di lezione ma anche con la posta elettronica, con compiti – sia di lettura che di scrittura – che l’allievo dovrà inviare al tutor, il quale provvederà a correggerli e a impostare i passi successivi, che potranno non essere uguali per tutti. Ci saranno poi incontri insieme ai partecipanti degli altri Corsi con figure e maestri e per imparare dagli altri campi espressivi. Non parleremo di nulla che non emerga dal lavoro sul campo. Diffideremo sempre delle indicazioni di carattere generale, tranne quando saranno la risposta voluta a un’esigenza condivisa. Come detto, la personalizzazione del cammino prevede velocità e tempi diversi. Qualcuno potrebbe aver bisogno di procedere per piccoli passi, qualcun altro invece potrebbe aver bisogno di essere gettato subito nell’agone letterario. Quelli che hanno partecipato al Corso di Scrittura Creativa continuano e divengono Autori, con il Corso libro di racconti con “L’avventura di un testo finito” -tenuto da Francesco Napoli- che consiste nel pubblicare un libro isbn con Di pagina Edizioni; altri desiderano approfondire con il Corso di Editing con la Centovalli. Nel Corsi di Scrittura Creativa si cercherà, con libertà, di fare degli elaborati convincenti, di produrre un testo per la fine del Corso, da far conoscere e circolare, con il permesso di ciascuno, anche tra i docenti dei corsi avanzati e tra diversi editori.