1975-2015: QUARANT’ANNI DI POESIA ITALIANA. IL PUNTO.
Ciclo di poesia
”Colpi da maestro”
Giovedì 3 dicembre ore 18.30
Milano – Palazzo del Lavoro
Piazza IV novembre, 5
intervengono
Giuseppe Conte
Milo De Angelis
Antonio Riccardi
coordina
Francesco Napoli
In occasione della pubblicazione di Giuseppe Conte, Poesie 1983-2015 (Mondadori), Milo De Angelis, Incontri e agguati (Mondadori) e di Antonio Riccardi, Il profitto domestico (Il Saggiatore)
Il 1975 è un anno di capitali cambiamenti, in Italia come nel mondo.
Anno Santo, nel nostro paese si assiste a radicali svolte sociali (maggiore età a 18 anni e accordo Confindustria-Sindacati sulla scala mobile) politiche (prende corpo la strategia del “compromesso storico” all’apice della stagione terroristica) e nel mondo (fine del franchismo in Spagna e inizio dell’era Thatcher in Gran Bretagna).
E Bill Gates dà vita a Microsoft. Il 1975 è l’anno del Nobel a Montale e della morte di Pasolini.
La poesia italiana da parte sua vive la “caduta della letteratura-negazione della neoavanguardia” (Pasolini) a favore di una stagione in cui “tutti i generi hanno ripreso a fiorire simultaneamente in una situazione non più di conflitto e di reciproca aggressione ma di ilare convivenza” (Berardinelli).
Oggi, a quarant’anni di distanza, alcuni dei protagonisti di quel passaggio cruciale per la nostra cultura poetica si confrontano storicamente e a viso aperto.