400° Anniversario di William Shakespeare (1564 – 1616)La riscoperta del “Thomas More”“Il potere e l’amicizia secondo Shakespeare”
mercoledì 9 novembre ore 18,15
Centro Culturale di Milano
Largo Corsia dei Servi, 4 – Milano (MM1 San Babila – MM3 Duomo)
intervengono
Arturo Cattaneo, Docente di Letteratura Inglese nell’Università Cattolica di Milano
Elisabetta Sala, Scrittrice, docente di Letteratura Inglese
Coordina
Gian Corrado Peluso
Una Conversazione con due grandi protagonisti della conoscenza e divulgazione di Shakespeare, per avvicinarsi alla riscoperta del “Thomas More” che la settimana successiva verrà rappresentato a Milano anticipato dal CMC con “Thomas More – Prova Generale e racconto” nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Milano.
L’opera è tratta dal testo manoscritto di Shakespeare, Munday, Chettle, Dekker, Heywood scritto intorno al 1595-1601 a poco più di quarant’ anni dalla morte di More avvenuta nel 1535 con l’accusa di alto tradimento per essersi rifiutato di firmare l’Atto di Supremazia di Enrico VIII. Il dramma è stato messo in scena integralmente per la prima volta solo nel 2005 dalla Royal Shakespeare Company e tradotto e pubblicato in Italia nel 2014.
Perchè l’Autore di Amleto, Romeo e Giulietta, Macbeth, Enrico V, Sogno di una notte di mezza estate e commedie e tragedie tra le più famose del mondo, ha scritto insieme ad altri autori elisabettiani un dramma dedicato alla figura di Thomas More? E perchè non fu mai rappresentato?
Del grande William Shakespeare noi abbiamo mirabili opere trascritte da copisti, ma di suo pugno solo sei firme e uno straordinario foglio manoscritto che appartiene a un’opera mai messa in scena ai suoi tempi: Thomas More.
Noi sappiamo che questo personaggio è uno dei più complessi dell’Umanesimo, politico, filosofo, primo ministro decapitato per la sua opposizione al potere assoluto dello Stato, amico di tutti gli intellettuali e artisti del tempo tra cui Erasmo da Rotterdam che gli dedicò l’Elogio della Follia, legato al pensiero cattolico in un periodo di lotte religiose, fautore inascoltato di una pace europea.
Scrivere un dramma dedicato a questo uomo politico era a quei tempi molto rischioso e significava esporsi a censure e repressioni, infatti More non ha mai accettato la Supremazia del Re come capo della chiesa e ha sempre osteggiato una via solo anglicana.
Perchè Shakespeare decide di rischiare la carriera e la vita? Quale mistero si nasconde nella collaborazione con tali autori? Tra questi addirittura quel Monday che lavorava come spia al servizio della Regina, responsabile della cattura e della morte di tanti oppositori e sacerdoti? Come mai Shakespeare sceglie questa pericolosa strada? Qual’ è il segreto accordo fra i cinque scrittori del dramma? E’ la sua fede cattolica a muoverlo verso questo grande santo? Oppure un progetto di cambiamento politico della società inglese?
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